NATIVI DIGITALI

 

 

 

Nativo digitale (dalla lingua inglese digital native) è una espressione che viene applicata ad una persona che è cresciuta con le tecnologie digitali come i computer, Internet, telefoni cellulari e MP3.

 

I nativi digitali nascono parallelamente alla diffusione di massa dei pc a interfaccia grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1996. Il nativo digitale cresce in una società multischermo, e considera le tecnologie come un elemento naturale non provando nessun disagio nel manipolarle e interagire con esse.

 

Per contro il termine immigrato digitale (digital immigrant) si applica ad una persona che è cresciuta prima delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura è invece quella del tardivo digitale’; una persona cresciuta senza tecnologia, e che la guarda tutt’oggi con diffidenza.

 

Una delle differenziazioni tra questi soggetti è il diverso approccio mentale che hanno verso le nuove tecnologie: ad esempio un nativo digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica (senza definirne la tipologia tecnologica) mentre un immigrato digitale parlerà della sua nuova macchina fotografica digitale, in contrapposizione alla macchina fotografica con pellicola chimica utilizzata in precedenza.

 

I sociologi stanno discutendo delle implicazioni sociologiche di questa situazione che si è venuta a creare per le nuove generazioni. Non tutti sono d’accordo con questa terminologia e con le ipotesi soggiacenti. Per esempio non tutti concordano sul fatto che i bambini ed i giovani (che sono per la loro età nativi digitali) abbiano una maggior dimestichezza con la tecnologia a differenza degli adulti che sarebbero più maldestri. Si deve giustamente ricordare che l’universo digitale è stato creato dagli immigrati digitali.

 

In terminologia, coloro i quali non credono nelle categorie di “nativi digitali” e “immigrati digitali” vengono chiamati “gli scettici della Net Generation”.

 

 

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